Regione Lazio

Scarica i file

Foto gallery

Itinerario 12: Porto di Seripola

Sulla strada da Orte ad Amelia, in località Seripola, si trovano i resti del porto fl uviale romano, prossimo al Castellum Amerinum, punto in cui la via Amerina traversava il Tevere.
Gli scavi archeologici hanno portato alla luce strutture e reperti riferibili al Porto di Seripola, databili tra il II e il I secolo d.C.; frammenti arcaici e del periodo medievale, lasciano trasparire la lunga frequentazione del sito.
L'attività commerciale svolta dall'insediamento portuale fu piuttosto intensa, considerandone le dimensioni e la conformazione, oltre ai ritrovamenti di reperti ceramici attribuibili a produzione in aree orientali. L'area archeologica visitabile è composta di quattro settori, generati dall'incrocio di due strade, una parallela al Tevere e l'altra ortogonale al corso. Il settore nord-est comprendeva in massima parte abitazioni e tabernae, mentre il settore sud-est aveva una funzione termale: sono emerse infatti le strutture tipiche del calidarium o del tepidarium, con relative suspensurae sottostanti il pavimento e tubuli presenti nelle murature, fi nalizzati al riscaldamento degli ambienti. Uno spogliatoio e cisterne per l'acqua arricchiscono il complesso termale, che doveva comprendere anche un'area sacra, visti i ritrovamenti di bronzetti raffi guranti le divinità di Serapide e Cibele sul leone.
Negli altri due settori, in parte destinati a scopi abitativi, si dovevano svolgere le principali operazioni portuali, vista la vicinanza della banchina e la conformazione dell'insediamento. Nei pressi della zona portuale, percorsi stradali e strutture di supporto alle attività citate si affi ancano alle ville romane ed alla necropoli relativa al vicus. Il luogo, in sintesi, rappresentava un'importante area di sosta, proponendosi come cerniera tra il territorio umbro e quello laziale.

tuscia viterbeseCamera di Commercio di RomaAgenzia Sviluppo Lazio
Comprensorio della via Amerina e delle Forre:: tutti i diritti riservati ||||