E' un percorso di penetrazione verso la valle del Treia, in una campagna caratterizzata da lievi ondulazioni. Dal km 3,800 della SP Settevene, nei pressi del Casale dell'Umiltà, si prende la strada vicinale verso est.
Dopo 800 m si giunge al bivio che conduce, verso sinistra, al Castello di Porciano (itinerario 1a) e, verso destra, a Calcata. Si segue la strada asfaltata e, superato il fosso dei Ronci, al bivio, si prende la strada di sinistra, che diviene, dopo poco, sterrata. Percorsi 2,100 km, lasciato sulla destra uno stradone, si volta, dopo 80 m, a sinistra, per una piccola sterrata perfettamente rettilinea, in leggera salita.
La strada si trova poco prima di un bivio. Si percorre questa sterrata per 1500 m, superando una strada asfaltata a destra; dopo il colle, si prende una seconda strada asfaltata sulla destra. Scendendo il crinale, si supera una prima strada a sinistra e, dopo 100 m, si volta a sinistra. Percorsi 570 m e giunti ad un bivio, si prende la strada verso destra, in salita, per giungere alla comunale dell'Agnese. Si percorre a sinistra per 200 m, per prendere poi, a destra, la vicinale delle Vignacce da percorrere per 470 m. Trovandoci in prossimità di un quadrivio, si prende la seconda strada a sinistra, fin quando, dopo 120 m, diviene un sentiero in discesa.
Entrati nel Parco del Treia e seguendo il percorso ben tracciato, si arriva prima a Santa Maria e poi a Calcata.
L'insediamento medievale di S. Maria di Calcata, ormai disabitato, si presenta ricco di suggestive memorie. Una torre del XIV secolo a base quadrangolare e strutture difensive ancora visibili (vallo e tracce di porta), sovrastano numerosi vani ipogei scavati nel tufo. Il sito, come rivelano ruderi sparsi sul pianoro, comprendeva un monastero benedettino dell'XI secolo ed una chiesa, a navata singola, con archi che ne ritmavano lo spazio. Da S. Maria, scendendo nella valle del Treia, si attraversa il fiume su un ponte in legno e si risale il tamburo tufaceo che ospita Calcata.